Dopo numerose richieste di chiarimento pervenute da diverse imprese, SEGNALIAMO che lo stato di agitazione proclamato dai sindacati tessili a partire dal 5 Ottobre 2016, con conseguente BLOCCO degli STRAORDINARI e delle prestazioni in regime di FLESSIBILTA’ per i lavoratori del settore tessile abbigliamento NON RIGUARDA le aziende Tessilivari.
L’agitazione riguarda infatti gli addetti di quelle imprese che applicano il CCNL Tessile Abbigliamento di Confindustria.
A partire dall’ultimo rinnovo, il contratto Tessilivari è confluito in quello Uniontessile CONFAPI, contratto nazionale manifatturiero delle piccole e medie imprese tessili.
Confapi rappresenta 86.000 imprese che applicano il CCNL CONFAPI (dati INPS) 817 mila addetti
• 50 sedi territoriali e distrettuali
• 13 unioni nazionali di categoria
• 2 Gruppi di interesse
• 3 Associazioni nazionali di categoria tra cui la Federazione Italiana TessiliVari
Il rinnovo del Contratto è attualmente in corso, e dopo il lungo lavoro dei mesi passati è in attesa di definizione e firma definitiva da parte del Presidente nazionale Confapi Maurizio Casasco.
Peculiarità del nuovo contratto Uniontessile/Tessilivari Confapi e la non obbligatorietà della contrattazione di secondo livello, prevista esclusivamente laddove comporti un vantaggio per le parti.
È stato concordato un aumento delle percentuali di contratti a termine fino al 25 % e oltre qualora vi sia la necessità per venire incontro alle esigenze di un mercato che richiede flessibilità. La base di calcolo è la media nell’anno, e vi sono altre clausole che permettono l’ulteriore elevazione delle percentuali.
Con accordo aziendale sarà possibile usufruire delle festività soppresse e utilizzarle in luogo degli straordinari in caso di necessità.
Occhio di riguardo per le aziende in difficoltà, laddove è previsto che i contributi versati ad Enfea, l’Ente bilaterale nazionale formazione e ambiente delle piccole e medie imprese, siano utilizzati a sostegno del reddito dei lavoratori coinvolti in processi di crisi o ristrutturazioni.
L’aumento contrattuale sarà previsto al terzo livello bis in 25 euro per ragione d’anno (2017-2018-2019).
Le parti sindacali incontreranno la delegazione sindacale Tessilivari per la definizione delle peculiarità normative dei nostri settori, così da integrare definitivamente i due contratti in uno con l’obbiettivo di difendere e tutelare le piccole e medie imprese che fanno ancora manifattura in Italia.
A seguito della firma, verrà da noi inviata circolare ufficiale con il dettaglio delle novità del nuovo contratto tessile.